mercoledì 3 ottobre 2007

Una vita e mezza...

Eh già! È una vita e mezza che non scrivo su queste pagine... e intanto penso che non ha senso preoccuparsene; in fondo, non credo che siano poi molti gli occhi che si posano su questa paginetta, e pur volendo credo che si stancherebbero presto di farlo.
Neanche a me interesserebbe leggere i miei stessi deliri. Questa storia del blog non mi convince proprio.
E, intanto, attorno a me succedono cose. Per dire, dal mio ultimo post è successo il V-Day... E non solo quello, ma è la prima cosa che mi viene in mente. Santo Bombardamento Mediatico, eh?
E stasera non ho granchè da fare e spreco minuti a digitare caratteri su questa pagina che forse dovrebbero essere digitati da qualche altra parte; dovrebbero essere pensieri? Fonemi? Canzoni, racconti? La storia della mia vita? Forse è arrivato il momento di scriverlo, quel dannato libro, che è una vita che mi riprometto di scriverlo e poi, e poi, e poi... e ora non mi va, e ora è tardi, e ora c'ho da fare, e che vuoi fare, io lavoro, e studio (ahHahAhHA... ahh...hmm), e insomma 'sto libro da solo non si scrive.
Ho fatto dei sogni... da quando ho cambiato casa, ogni notte i miei sogni sono più vividi. Ricordo i dettagli, le frasi... parlano per enigmi, i miei sogni...
Ho visto ed ascoltato delle cose nei miei sogni che possono solo essere frutto della mia testa. Perchè allora esito a mettere tutto su carta? Perchè non fotografo la più bella e intricata delle storie, quella che nella mia testa assomma mitologie lontane e paranoie concrete e attuali? Perchè non c'è verso.
Capirò un giorno il perchè delle stranezze che mi capitano di recente, ma qualcosa dentro di me si è risvegliato, e non parla al mondo che vive intorno a noi, ma percepisce, sente e comunica con qualcosa di altro. E perchè averne paura? Serenamente, sento che le mie percezioni si dilatano, riesco ad ammettere che ho solo scacciato da me, per tanti anni, determinati concetti, determinate teorie, perchè ne avevo paura. Ora la paura è passata. Rimane l'infinito intorno, dove l'occhio non vede, ma l'occhio dell'anima vola senza conoscere alcun confine.
Mi apro. La mia creatività non può che beneficiarne. Deve essere giunto il tempo di dare un senso a tutto il materiale che il mio cervello mi sta buttando addosso nei sogni.
Spero che il mio libro, o la mia canzone, o il mio film, spettacolo teatrale, teatro di burattini, qualunque cosa sia, abbia più spettatori di questo blog.
Perdonate lo sfogo.
Ruin - October, 2

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