lunedì 23 agosto 2010

Ad libitum, sfumando

Mi piace versare me stesso a gocce sulle corde della mia chitarra.
Mi piace sentire il metallo affondare nei polpastrelli, e ritrovarli graffiati e doloranti.
Mi piace il rumore - ssssshshhsup -  delle dita che scivolano.
Mi piace accordare la chitarra acustica che ha il manico mezzo rotto - crkk, crkk, crkk -
Mi piace vedere dimensioni parallele nelle accordature alternative, e mi fa sorridere perché l'universo è più infinito di quello che sembra.
Mi piace pensare che, quando ho suonato dal vivo l'ultima volta, le dita hanno sanguinato mentre suonavo, e sangue sui pickup, sul battipenna. Crosticine sopra le unghie, very funny.
Mi dispiace che non si vedesse quanto sanguinava il mio spirito mentre suonavo.
Mi dispiace non poter usare sempre la chitarra al posto delle parole per comunicare, sarebbe tutto così semplice. 
Mi dispiace non avere un footswitch incorporato per poter distorcere la voce quando mi altero.
Mi dispiace non avere un harmonizer nello spirito, per intonarmi ad ogni situazione.
Mi dispiace da morire non avere un delay nel cervello, per creare cascate di pensieri in cui perdermi, 
     ma soprattutto mi dispiace 
         di non avere un riverbero nel cuore, 
            per far rimbalzare i miei sentimenti nell'universo.


Ruin, Aug 23/2010
           
   

lunedì 16 agosto 2010

Omelia (dettaglio di un racconto ancora da scrivere)

"... si voltò, fissando gli occhi frastagliati di rughe sul vecchio, e gli disse 

- Non è tanto il fatto che hai torto. Per quello che vale, potresti avere più ragione di me, ma ti sfugge un dettaglio. 
Non è con le parole, con le preghiere o le invocazioni, con gli anatemi e le maledizioni che troverai Dio. 
Non è visitando queste baracche e intonando cori che ti darai una bella pulita all'anima.
Quello che proprio non vi riesce di capire, a voialtri, è la cosa più semplice del mondo: Dio è nell'atto. Non è tanto quanto agisci, ma come. 
Ora va', torna a dare una bella strigliata alla tua anima immortale. Quanto a me, vado a recitare la mia dose quotidiana di preghiere facendo fuori quei gran figli di puttana. -

Ciò detto, il Messaggero uscì dalla casa del vecchio prete, la testa pronta ad accogliere il vuoto, ancora una volta."

lunedì 9 agosto 2010


Se non trovi te stesso
nel vuoto
nell'assenza
nel deserto
nella privazione
nel sacrificio
nella sopportazione
nella tolleranza
che speranze hai di trovarti?






Ruin, Aug 9

Icaro, Icaro

Icaro,
che hai fatto?
Non farmi quella faccia, ora.
Ti avevo avvisato, o no?
Icaro,
levati di dosso quel broncio.
Non battere il piede con impazienza.
Mi dai sui nervi.
Icaro,
la cera delle tue ambizioni
si scioglierà
al sole della tua arroganza.

Ruin, Aug 9

venerdì 6 agosto 2010

Long time no see

...toh. Mi sono ricordato di avere un blog.
Faccio come le vecchie soap opera (ma qualcuno le chiama ancora così?) e quindi segue il riassunto delle puntate precedenti:
- la gatta è cresciuta
- a L'Aquila, dove abitavo all'epoca dell'ultimo post, c'è stato un terremoto. Comprensibilmente, sia io che Kaisy non abitiamo più lì, e dopo un periodo diciamo di "assestamento" a Catanzaro ci siamo ritrasferiti in Abruzzo... stavolta a Pescara.
- Conseguentemente, ho cambiato diversi lavori (maledetto precariato!) e nel mentre ho trovato il tempo di suonare con gli Ethylic Butterfly (http://www.myspace.com/ethilicbutterfly), almeno fin quando non ho trovato un lavoro per i mesi di Luglio e Agosto a Pescara, per cui quest'anno niente vacanze estive.
- Last but not least, grazie al mecenatismo di Kaisy ho potuto frequentare la Lizard (http://www.lizardaccademie.net/old/index.htm) nella speranza di imparare finalmente a suonare la chitarra come si deve, e di poter insegnare, un giorno.
Nell'attesa di nuovi post, spero di avere qualcosa di degno da raccontare. Tutto quello che mi è successo nel periodo in cui non ho scritto qui mi ha cambiato... un bel po'. Sarà il caso di riprendere confidenza con la scrittura.
Per ora, lasciamo perdere.
Alla prox.

Ruin, Aug 6 - 2010